Moncone PSD compatibile Sweden&Martina® Premium Kohno®

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Moncone PSD compatibile Sweden-Martina® Khono® (non sono comprese le ritenzioni in plastica)
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Il sistema di ancoraggio per overdenture PSD è compatibile con Sweden-Martina® Khono® 3.8Ø - 4.25Ø

Locator® è un abutment per overdenture conosciuto in tutto il mondo, apprezzato per i suoi spazzi ridotti e per l'efficacia della sua geometria.

Le protesi ancorate con i monconi Locator® migliorano la qualita' di vita dei pazienti portatori di protesi totale.

Il rivestimento TiN tutto dell'abutment protegge contro l'usura, riduce il rischio di allentamento e aumenta la resistenza alla rottura per fatica.Il rivestimento applicato al titanio è chimicamente inerte e molto uniforme.

Il colore dorato fornisce in oltre ottimi risultati estetici ed è estremamente resistente. Inoltre, il rivestimento TiN è completamente biocompatibile e riduce l'adesione batterica.

Sistema PSD per overdentures, compatibile con il sistema Locator® Il sistema di attacchi per overdentures PSD è una soluzione compatibile con il sistema Locator®. 


 

I monconi PSD compatibili con Locator sono venduti singolarmente e possono essere completati con le relative cappette di ritenzione presenti nel sistema.

 

Il sistema PSD prevede come accessori o ricambi:

- Gli abutments, disponibili in varie altezze di transmucoso;

- Il kit proto di cappette ritentive e alloggiamento in titanio

- Le cappette in tre differenti livelli di ritenzione (blu, grigio e trasparente);

- L' alloggiamento in titanio;

- La cappetta di lavorazione (nero).

- Il driver da contrangolo per serrare l'attacco PSD

- L'analogo da lagoratorio

Quali cappette usare e con quale ritenzione? 

E’ sempre consigliabile usare cappette adeguate allo spazio a disposizione ed al tipo di resilienza o ritenzione che si vuole dare al dispositivo.

Per la scelta delle cappette da usare bisogna tenere conto di alcuni fattori tipo: numero e disposizione degli attacchi, sesso ed età del paziente, relazione articolare.


Quanto durano le cappette e da cosa può dipendere il loro consumo? 

Dare una risposta a questa domanda è di cile perché la durata delle cappette può dipendere da molti fattori. Bisogna veri care come sono state posizionate e il grado di disparallelismo degli impianti.

E’ inoltre importante veri care se l’attacco scelto è quello adatto al progetto protesico.

Nel caso di attacchi fusi è importante che siano rispettate le dimensioni originali.

Questi sono alcuni dei fattori che inuenzano la durata delle cappette che comunque andrebbero sostituite ogni dodici mesi.


Quale impernatura è consigliabile nella fusione? 

Il tipo di imperniatura consigliabile è quella formata da perni (boe) diretti sulla struttura, con perni accessori degasificatori e depressori di raffreddamento, modi cando solo lo spessore, il numero delle stesse e la posizione dei perni accessori in base al tipo di struttura e spessore.

Il pezzo da fondere dovrà essere riempito nel più breve tempo possibile.


Come è consigliabile gestire le contrazioni durante il raffreddamento della lega? 

Una delle fasi più difficili da gestire durante la fusione è quella del controllo delle contrazioni della lega durante il passaggio dallo stato liquido a quello solido no al suo raffreddamento.

Di grande aiuto sono i perni di raffreddamento, il tipo di imperniatura e l’utilizzo di barre stabilizzatrici.


Gli attacchi trattati al TiN hanno dei vantaggi? 

Gli attacchi trattati al TiN sono molto resistenti all’ abrasione, 1600 Vickers, ed essendo già lucidi si consumano molto meno e si possono incollare dopo aver fuso la parte primaria dell’attacco o avvitarli alla struttura prodotta al Cad.


Sia nelle barre fatte in fusione che al cad-cam si iniziano ad usare le sfere lettate. Hanno dei vantaggi e quali? 

Le sfere lettate hanno il grande vantaggio di permettere la lucidatura perfetta della barra o del manufatto protesico senza correre il rischio di rovinarle, oltre alla possibilità di poter essere sostituite in un eventuale ma raro caso di usura.

Possono essere anche sostituite con altri tipi di sfere filettate (Normo, Micro, Ot Equator) per migliorare la tenuta in base allo spazio a disposizione perché la guaina lettata è uguale per tutti e tre i modelli.

Barra,attacco calcinabile, attacco lettato da usare con tecniche tradizionali o al cad.


Quale è il migliore ancoraggio? 

La scelta tra barra, attacco o altro va fatta solo dopo aver eseguito una ceratura o un montaggio e comunque dopo aver pre visualizzato estetica e funzione e quindi in base agli spazi a disposizione, alla richiesta del clinico, alle esigenze del paziente, al numero ed alla posizione degli impianti.

Solo dopo aver raccolto in modo completo e corretto tutti questi dati si potrà decidere come procedere e fare un progetto protesico corretto.


Struttura rigida o resiliente? 

La scelta tra struttura rigida o resiliente dipende da molti fattori.

I più signi cativi sono il numero e la posizione degli impianti oltre al tipo di tessuto.

Nel caso di due impianti collegati con una barra anteriore è meglio una soluzione rigida basculante che lasci la possibilità alla struttura di avere un movimento anteroposteriore.

Con più impianti è consigliabile una struttura resiliente.


Quali sono le valutazioni preliminari da fare per scegliere il progetto protesico corretto? 

Nel caso in cui il paziente vada in studio per iniziare una riabilitazione ed abbia ancora degli elementi dentali è fondamentale avere in laboratorio delle impronte.

La registrazione fonetica e le foto della situazione iniziale sono delle informazioni utili per iniziare qualsiasi riabilitazione.


Quanto è importante il calcolo dei cantilever, la valutazione dei carichi e degli spessori? 

In qualsiasi riabilitazione protesica, sia essa fissa che mobile, bisogna fare una valutazione dei cantilever per sapere la distanza massima per estendere la nostra struttura oltre l’ultimo pilastro e dipende dal numero e dalla posizione degli impianti.

Oltre al calcolo del cantilever bisogna valutare lo spessore della nostra struttura in base al numero e alla posizione degli impianti per evitare rotture o svitamenti utilizzando leghe e spessori adeguati.

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